Da una piccola porzione di una pianta, tagliata con cura e sistemata adeguatamente nel terreno o nell’acqua, si può rigenerare altre parti della pianta, dando così vita ad una nuova piantina.
Questa piccola parte da cui si genera un secondo esemplare è detta talea.
Da questa tecnica prende il nome il progetto Talea. L’obiettivo è ripopolare il nostro territorio di piante autoctone, soprattutto quelle in via di estinzione, attraverso la riproduzione per talea.
Il progetto è iniziato lo scorso autunno, con un periodo formativo che ha coinvolto il tutor insieme gli utenti del Servizio Riabilitativo Residenziale “Bevano” di Fenile di Fano e del laboratorio I.So.La Fenile; quest’ultimo servizio, inaugurato alla fine del 2021, vuole contribuire ad aumentare l’occupabilità e costruire percorsi per favorire l’inserimento lavorativo di persone appartenenti a categorie svantaggiate. I partecipanti al progetto hanno iniziato a cogliere talee nella valle del rio Arzilla e si sono presi cura nelle future piantine nelle serre di I.So.La Fenile e del centro “Bevano”.
Nelle scorse settimane sono state prelevate talee di piante del nostro territorio in via di estinzione nell’Orto Botanico del Centro Ricerche Floristiche Marche “A.J.B. Brilli-Cattarini” di Pesaro, come dimostra l’immagine scattata dai nostri operatori Marianna e Giuliano durante la visita.
Talea è sicuramente un progetto che tutela la biodiversità, favorendo al contempo l’apprendimento di nuove abilità e competenze ai partecipanti al progetto, utili per affrontare il mondo del lavoro.